A cosa serve la fisioterapia per la scoliosi?
Esiste un trattamento specifico per curarla o stabilizzarla?
La scoliosi può peggiorare?
In questo articolo, risponderò a queste 3 grandi domande fondamentali per inquadrare il complesso quadro della scoliosi.
Che cos’è la scoliosi
La scoliosi è una patologia scheletrica caratterizzata da una deformità della struttura della colonna vertebrale.
Viene diagnosticata quando il rachide si torce su tutti e 3 i piani dello spazio.
Infatti, si manifesta tipicamente con una inclinazione delle vertebre sul piano frontale e una rotazione sul piano orizzontale, ecco perché è anche definita come rotoscoliosi.
La rotazione delle vertebre è, infatti, la componente più importante perché è quella che distingue la vera e propria scoliosi da un più semplice atteggiamento scoliotico (ma vedremo più avanti in cosa si differenzia).
Inoltre, nella scoliosi vi è un’alterazione delle curve della colonna vertebrale anche sul piano sagittale: tipicamente si assiste a una riduzione della cifosi dorsale e della lordosi lombare, con una conseguente rettilinizzazione del rachide.
Nell’80% dei casi la causa della scoliosi è sconosciuta, proprio per questo viene definita scoliosi idiopatica.
Quello che sappiamo è che compare in bambini apparentemente sani e può progredire per diversi fattori durante il periodo di rapida crescita.
Ma cosa comporta la scoliosi?
La conseguenza più importante è la disfunzione posturale. Infatti, una postura e un allineamento scorretto potrebbero riflettersi in modo negativo sulle attività di tutti i giorni, portando in alcuni casi a mal di schiena.
Quanti tipi di scoliosi esistono
Hai la scoliosi?
Si, ma quale? Come è classificata? Dove è localizzata?
Esistono infatti molti tipi di scoliosi, alcuni più frequenti altri invece più rari.
La scoliosi viene tipicamente classificata tenendo conto di 3 fattori differenti:
- età di rilevazione
- localizzazione anatomica
- inclinazione angolare
L’insieme di questi fattori ci indica la gravità della scoliosi stessa.
Classificazione cronologica
In base all’età di rilevazione, cioè nel momento in cui viene riscontrata e diagnosticata la scoliosi, essa si distingue in 4 principali tipologie:
- Infantile (fino a 3 anni)
- Giovanile (dai 3 anni fino all’anno pubertà)
- Adolescenziale (dalla pubertà fino alla completa maturazione ossea)
- Adulta
Nell’80 % dei casi, la scoliosi è di tipo adolescenziale.
Pensa invece che, seppur in rari casi, può essere diagnosticata in fase neonatale o addirittura in fase pre-natale, quando ancora il bambino è nella pancia della madre.
Classificazione angolare
Grazie alla teleradiografia (cioè la radiografia di tutta la schiena, eseguita in piedi) è possibile calcolare l’angolo di inclinazione della scoliosi, anche denominato angolo di Cobb.
Quanto maggiore è questo angolo, tanto più invasivo sarà il trattamento necessario.
Le strategie di trattamento più efficaci sono:
- la sola riabilitazione posturale nelle scoliosi con 10-30 gradi Cobb
- il corsetto ortopedico nelle scoliosi con 30-50 gradi Cobb
infine, nelle scoliosi con più di 50 gradi Cobb, si può ricorrere all’intervento chirurgico (che comporta il riallineamento e la fusione spinale).
Classificazione topografica
Infine, la scoliosi viene classificata anche in base al livello anatomico in cui si presenta.
Ci sono quindi quattro tipi di localizzazione della scoliosi:
- Cervicale-dorsale
- Dorsale
- Dorso-lombare
- Lombare
In base alla parte in cui si trova il gibbo e verso cui è rivolta la curva, si differenziano: scoliosi destro-convessa e scoliosi sinistro-convessa.
Esiste un quinto tipo di scoliosi che presenta una doppia curva scoliotica, solitamente dorsale e lombare, che viene denominata a S italica
L’atteggiamento scoliotico
A volte può succedere che la curva scoliotica non sia una vera e propria scoliosi, ma che si comporti e atteggi come tale.
La principale caratteristica è l’assenza della rotoscoliosi, cioè della componente di rotazione delle vertebre.
In questi casi si parla di atteggiamento scoliotico ed è dovuto a cause extraspinali come:
- Lunghezza diversa degli arti inferiori
- Pronazione dei piedi o valgismo delle ginocchia
- Forza dei muscoli spinali diversa tra i due lati
- Dolore cervicale
- Torcicollo congenito
L’atteggiamento scoliotico è riducibile, ma fai attenzione! Se non trattato può strutturarsi e diventare una vera e propria scoliosi.
Curare la scoliosi con la fisioterapia: 3 passi fondamentali
Perché devi curare la scoliosi?
Questi 3 assiomi sono la risposta alla tua domanda:
- Quanto prima la scoliosi insorge, tanto peggiore è la prognosi di aggravamento.
- Prima la scoliosi viene rilevata e diagnosticata, maggiore sarà la possibilità di stabilizzare la curva con trattamenti specifici e mirati.
- Maggiore è l’inclinazione della curva scoliotica (angolo di Cobb), più invasivo sarà il trattamento necessario.
Osservare e ascoltare la schiena
Il primo passo sta a te! Osserva e ascolta la tua schiena…
Poni attenzione a questi due fattori:
- Asimmetrie corporee: se noti delle differenze tra lato destro e sinistro del tuo corpo o di quello di tuo figlio, come ad esempio una spalla più alta dell’altra, un fianco più angolato dell’altro, un atteggiamento della schiena piegata in avanti
- Dolore: se avverti dolore alla schiena, bisogna assolutamente intervenire il più in fretta possibile prima che possa diventare cronico ed essere più difficile la sua gestione.
In questi due casi, ti consiglio di passare allo step successivo: rivolgersi a uno specialista.
Rivolgersi a uno specialista
Tutti nell’arco del periodo di maggior crescita, pubertà e adolescenza, dovrebbero sottoporsi ad uno screening posturale effettuato da personale specializzato.
Lo screening e una valutazione posturale approfondita permettono di intercettare il prima possibile eventuali disfunzioni posturali, come la scoliosi o l’atteggiamento scoliotico.
Anche in assenza di problemi posturali, è comunque importante in fase di crescita monitorare la curva del rachide ogni 6 mesi o 1 anno.
Questo monitoraggio deve essere eseguito da personale specializzato, come il medico ortopedico e fisioterapisti esperti in riabilitazione posturale.
Presso il nostro centro trovi fisioterapiste formate in maniera specialistica per eseguire la fisioterapia per la scoliosi, sia a bambini e ragazzi, sia ad adulti.
Iniziare un percorso di fisioterapia per scoliosi
Se ti è stata diagnosticata la scoliosi, allora sarà necessario iniziare sin da subito (ancor prima se avverti dolore alla schiena) un percorso fisioterapico specifico basato sulla riabilitazione posturale.
Gli esercizi di fisioterapia per la scoliosi sono fondamentali anche in caso di scoliosi minori per evitare trattamenti più invasivi come il corsetto ortopedico se la curva dovesse peggiorare.
Anche in caso di atteggiamenti scoliotici sono necessari per evitare che la deviazione scoliotica si strutturi e diventi vera scoliosi.
Esercizi specifici di fisioterapia per la scoliosi
L’efficacia degli esercizi per la scoliosi è stata dimostrata in diversi studi scientifici, grazie ai quali sono state individuate le tecniche che hanno evidenziato più risultati positivi, come il protocollo SEAS di Isico, il metodo RPG di Souchard o il metodo Mezieres.
Gli scopi principali degli esercizi per scoliosi sono quelli di
- rieducare la schiena all’autocorrezione
- migliorare la mobilità della colonna vertebrale e degli arti
- rinforzare i muscoli del core
- ristabilire l’equilibrio delle lunghezze muscolari.
Autocorrezione
Si basa sulla conoscenza delle proprie asimmetrie e sull’educazione alla postura corretta grazie ad esercizi davanti allo specchio.
Core stability
L’obiettivo degli esercizi di Core Stability è quello di creare un vero e proprio corsetto, ma tutto al naturale (e muscolare!), per proteggere la schiena durante i movimenti e gli sforzi della vita quotidiana.
Non sto parlando dei soli muscoli addominali, ma anche dei muscoli spinali, dei muscoli del pavimento pelvico e, non ultimo, del diaframma.
Respirazione diaframmatica
Questo tipo di respirazione utilizza il diaframma per inspirare in maniera corretta.
Grazie alla respirazione diaframmatica è possibile inspirare maggiori quantità di ossigeno e assumere una postura corretta.
Ecco perché alcuni esercizi si concentrano sull’imparare a respirare con il diaframma, fino a quando diventerà naturale è automatico, tanto da poter associarla a tutti gli altri esercizi.
Allungamento muscolare
Gli esercizi posturali di stretching si basano sul mantenimento di posizioni specifiche per un tempo prolungato, per allungare i muscoli accorciati, ridurre le tensioni muscolari e riequilibrare lato destro e sinistro del corpo.
Fai attenzione: gli esercizi che ti ho presentato in questo articolo sono solo alcuni esempi.
È fondamentale scegliere e costruire gli esercizi in modo personalizzato sul paziente, tenendo conto del tipo di curva scoliotica e di tutti i compensi e disfunzioni posturali associati.
Scoliosi nei bambini: quanto è importante intervenire con la fisioterapia
Come abbiamo visto il periodo di insorgenza della scoliosi può verificarsi durante l’infanzia.
In questo momento della vita di ogni bambino, vi è il picco di crescita, il maggiore cambiamento delle proporzioni e della lunghezza degli arti e del tronco, il maggior apprendimento degli schemi motori.
E’ quindi anche il periodo più delicato, dove è fondamentale tenere monitorata la crescita.
La maturazione ossea non è ancora completata: ci sarà più margine di lavoro e miglioramento laddove siano presenti delle disfunzioni posturali.
D’altro canto, vi è anche più tempo a favore di un ipotetico peggioramento della scoliosi.
Per questo bisogna agire tempestivamente!
Se non l’hai mai fatto, ti consiglio di accompagnare tuo figlio ad uno screening di valutazione posturale, recandoti in un centro specializzato in scoliosi e postura che conosci oppure recandoti da noi a Fisio Salute Como, dove terapiste esperte in scoliosi e disfunzioni posturali sapranno intercettare eventuali problemi alla schiena di tuo figlio e indirizzarti verso il miglior percorso e trattamento.
Scoliosi: movimenti, esercizi ed attività da evitare
Ma quali sono i movimenti da non fare durante la giornata?
Posso continuare a fare yoga? Quali esercizi devo evitare?
Forse è meglio che iscriva mio figlio a nuoto, vero?
In studio i miei pazienti e soprattutto i genitori dei miei piccoli pazienti, le prime domande che mi pongono sono sempre queste.
Questo succede perché per anni si è pensato che alcuni movimenti e alcuni sport non fossero molto indicati in caso di scoliosi; addirittura che potessero peggiorare la scoliosi o curarla definitivamente.
Il nuoto, ad esempio, è da sempre considerato la cura di tutti i mali, soprattutto della scoliosi.
Nel passato, le scoliosi venivano trattate esponendosi il meno possibile alla forza di gravità, addirittura venivano curate le scoliosi gravi lasciando i pazienti sdraiati a letto per tempi prolungati, anche mesi.
Da lì si è passati a consigliare un’attività fisica che non fosse però contro gravità: il nuoto.
Ad oggi, i maggiori studi scientifici confermano che una schiena con scoliosi deve essere allenata in carico contro gravità; per questo il nuoto, seppur non deleterio, è meno consigliabile.
Discipline, invece, che richiedono una maggiore mobilità e flessibilità articolare della colonna oppure movimenti che richiedono un’attivazione muscolare asimmetrica, sembravano potessero aggravare la scoliosi: ad esempio, sport come ginnastica artistica e ritmica, danza, tennis e pallavolo.
In realtà, il problema e il rischio si pone in base alle ore e al carico di allenamento. Uno sport praticato ad alti livelli, con allenamenti tutti i giorni della settimana per diverse ore al giorno, può dare risvolti negativi sulla scoliosi.
Perciò le persone affette da scoliosi possono praticare qualsiasi attività sportiva, calibrando gli allenamenti in base alla capacità di carico della propria schiena e affiancando sempre gli esercizi specifici per scoliosi visti insieme al proprio fisioterapista.
Esercizi in palestra di fisioterapia per la scoliosi
Come per tutte le condizioni che necessitano di riabilitazione, anche per la scoliosi è fondamentale un ambiente specifico con strumenti specifici: la palestra.
In palestra possono essere utilizzati piccoli e grandi attrezzi come pesi, palla, coni, elastici, cerchio, tappetini propriocettivi.
Presso la palestra di riabilitazione dei nostri studi, in Italia ed in Svizzera, puoi trovare i giusti attrezzi e fisioterapisti specializzati che ti seguiranno nel percorso di recupero.
Conclusioni
Se hai bisogno di fisioterapia per la scoliosi, devi considerare che la scoliosi è una vera e propria patologia della schiena, che se non intercettata e trattata può progressivamente peggiorare.
È importante quindi rivolgersi a professionisti specializzati che possano seguirti nel tuo percorso terapeutico: dalla diagnosi al trattamento.
Presso Fisio Salute Como avrai tutto questo: uno screening posturale iniziale, una valutazione approfondita specifica e un percorso riabilitativo per la tua scoliosi, tempestivo, specifico e a lungo termine, seguito da fisioterapisti esperti in disfunzioni posturali nell’adulto e in età evolutiva.
Bibliografia
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